venerdì 18 aprile 2014

De Santis a Milano - Ottimi panini e tradizione

Il modo in cui siamo venuti a conoscenza di questo locale è alquanto singolare ma allo stesso tempo molto spontaneo: ne abbiamo sentito parlare entusiasticamente da una signora milanese sul tram.
Non lo avevo mai notato, e forse non sarebbe mai successo, nonostante abbia studiato per cinque anni in Università Cattolica, nella sede proprio a pochi metri dal punto vendita di Corso Magenta.
In effetti il locale è davvero piccolo, anche se messo a paragone con gli altri della via (tutti non molto spaziosi).
Un ambiente che sa di antica bottega, con pochi piccoli tavoli e alcuni posti "appollaiati" sulla parete di fronte al bancone. I muri tappezzati di foto, autografi e cimeli dei tanti clienti del mondo dello sport e dello spettacolo che amano il locale.
Pochi secondi dopo essere entrati, scopriamo che non c'è il "menù" per ogni tavolo: si sceglie il proprio panino da un grazioso cartello appeso al muro.
Tantissime le proposte dei panini, direi sicuramente più di una sessantina.
La scelta ricade su Giorgia e Gloria, grazie al consiglio spontaneo di un simpatico signore che stava pranzando con la moglie. 
Davvero ottimi. Il mio, in particolare, con prosciutto cotto, patè di olive, brie (mi pare) e olio tartufato, era delizioso.
Il pane è molto particolare e croccante, arriva al punto vendita semi - cotto e termina la cottura sulla piastra. Gli ingredienti del "ripieno" sono gustosi e di ottima qualità. 
Unico appunto personale, ce ne vorrebbero due di panini per saziarmi! 
Però, a onor del vero, io sono una mangiona...  :)
Ho molto apprezzato anche l'ambiente: caldo, raccolto, familiare ma riservato. 
Il gentile signore che ci ha consigliato i panini senza che glielo chiedessimo, intuendo che era la "prima volta", è stato il tocco finale che mi ha fatta sentire "a casa".
Non è una cosa banale: un locale così famoso eppure così nascosto, con il successo esportato altrove ma le radici nel luogo dove tutto è cominciato, dà la sensazione di qualcosa di prezioso e preservato.
L'attività risale agli anni 80, non ha molti decenni (o secoli) di storia come altri locali milanesi, ma, per il breve momento di un pranzo, mi ha fatta sentire come se nella tradizione di Milano ci fossi entrata per davvero.
























De Santis - Milano (punto vendita storico)

Corso Magenta 9
M1 (rossa) Cadorna o Cairoli
Tram 1, 4, 16 e 27
http://www.paninidesantis.it/

mercoledì 16 aprile 2014

Milano Relay Marathon 2014

Dopo aver fatto 10 km durante la Stramilano, ero convinta che l'ultima frazione della staffetta 2014 (pari a circa 8,7 km) sarebbe stata una vera e propria passeggiata.
In realtà l'emozione ha giocato un ruolo importante: stavolta non correvo per me stessa, ma ero parte di una squadra, ero quella che avrebbe dovuto tagliare il traguardo e concludere la prestazione dei miei compagni.
Avrei dovuto correre, inoltre, in un orario per me inusuale, ad occhio e croce intorno alle 13. 
Mille i consigli per l'alimentazione prima della corsa. Nel dubbio, ho fatto la normale colazione alle otto e ho mangiato una pasta in bianco alle dieci e mezza.
Un errore è stato quello di bere poco prima di partire: durante la corsa ho sentito molta sete.
I ristori, a mio parere, erano male posizionati: uno ad una distanza di nemmeno un km dalla partenza della frazione e l'ultimo a meno di un km dall'arrivo. Buono quest'ultimo, ma il primo è stato abbastanza inutile, forse sarebbe stato più opportuno a metà frazione. 
Ho sofferto un po' il caldo, ma non posso comunque lamentarmi...anche se, alla fine, il garmin non segnava 8,7 km, ma 9,39 km! Credo fosse dovuto al fatto che la zona di cambio del testimone era "spalmata" su una lunghezza piuttosto importante, forse superiore a 500 m, suddivisa in base al numero di pettorale. La mia squadra aveva il cambio praticamente all'inizio, e questo giustifica probabilmente la distanza che ho corso in più rispetto al preventivato.
Ma le emozioni, che dire! E' stata una festa. 
Vederli al traguardo ad incitarmi è stata la cosa più bella, e mi ha fatto terminare con il sorriso anche gli ultimi metri, i più duri.
L'ho fatto per me e l'ho fatto per loro. L'ho fatto perchè eravamo una squadra.
E' stato sorpassare i miei limiti, per l'ennesima volta, con lo stupore di riuscire a fare cose che non mi ero mai nemmeno immaginata.
Grazie a chi c'era, quella domenica. Grazie a chi ci sarà ancora. 
Fino alla fine, perchè io non mollo!